lunedì 7 dicembre 2009

Amnesia



Oggi voglio scrivere su qualcosa più leggera, ho cercato tra le mie note e mi ho trovato un programma di radio che ho cominciato a ascoltare quando mi preparavo per i miei esamini  finali d’italiano: Amnesia. Lo trasmetteva la RAI, piccoli puntate di 15 minuti narrate da Mateo Caccia, un ragazzo di 33 anni che un anno prima di cominciare il programma aveva perso la memoria e ci parla della sua vita in generale, il percorso di costruire nuove memorie.

Nel programma si parla velocemente su qualche successo nella vita di Mateo, a volte sull’amicizia, a volte sull’amore, a volte sulla vita d’un italiano normale che cerca di capire come vivere all’interno di un mondo che gli conosce ma che lui proprio non ricorda.

Difficile, no? Abitare in un mondo dove tutti ci ricordano che siamo parte di loro ma noi non ci sentiamo a nostro aggio. A volte mi sento così, un po’ fuori di questo mondo, un po’ spinta ma comunque presa per un qualcosa che non saprei descrivere ma che mi riporta dentro e mi fa sentire un po’ parte di loro. È davvero strano questo, e certo che io non ho perso la memoria. Forse l’amnesia di Mateo gli da un bel vantaggio, lui può scoprire e meravigliarsi ogni giorno con le cose più comuni, più semplici e scopre delle piccole cose che noi lasciamo passare.

Mi raccomando di ascoltare qualche puntata di questo programma, sono corti e molto simpatici. La storia va accompagnata dei commenti di Mateo, di qualche telefonata (anche molto divertenti!) e della musica a tono con gli argomenti. Qundi, è una buona maniera di praticare un po’ l’ascolto e di divertirsi.

A la prossima volta!
Adriana

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